Diavolo è un termine che deriva dal greco dia-ballo “colui che divide”.Per una parte della dottrina Cristiana e Cattolica la divisione che il Diavolo compie avviene attraverso la Tentazione, che porta l'uomo a scegliere fra bene e male.E qui troviamo già un contrasto molto forte fra la dottrina Cattolica classica ed il dualismo gnostico cristiano: nel Padre Nostro, vecchia formulazione, esisteva la formula “Non ci indurre in tentazione / Ma liberaci dal Male”.
Tale formula è stata modificata da Papa Francesco in “Non abbandonarci alla tentazione” Si tratta di una svolta che, apparentemente, è di portata minore ma, in realtà, cancella un grosso contrasto filosofico interno alla Chiesa cattolica: Il Male è parte di Dio o Dio è esterno al Male?
Nello specifico, la prima formulazione prevedeva un Dio che racchiudesse in sé ogni cosa, il Male e il Bene in primis. Quindi si trattava di un Dio dualista e unitario. E lui stesso poneva in tentazione gli uomini e, quindi, da tentatore era Diabolus, divisivo. Quindi il Diavolo era solo un'altra accezione di Dio, quando l'uomo veniva colpito dal Male.
La salvazione offerta era la liberazione dal Male, che veniva compiuta per intervento divino.
L'azione malvagia macchiava l'anima, ma era possibile emendarla in forza di intervento divino.
La differenziazione è di non poco conto: “non abbandonarci alla tentazione” identifica la Tentazione come esterna e l'intervento Divino come supporto, lasciando intendere che l'abbandono ad essa comporterà una perdizione non recuperabile successivamente.
Si tratta di un vigoroso cambio di rotta nella direzione di un deciso contrasto fra Bene e Male, dove Dio è il Bene e il Male è esterno ad esso, con chiare implicazioni filosofiche, che stanno alla base di qualche millennio di discussioni, principiate sin dalla antica dottrina ebraica.
Ma ciò che a noi interessa, in questo breve scritto, non è il contrasto fra la visione dualistica o meno di Dio, bensì la visione dualistica in relazione alla vicenda di Adamo ed Eva.
Si tratta, infatti, di un'analisi sottile che, qualche millennio fa, anticipava i moderni studi di psicologia.
Adamo ed Eva sono i due poli esistenti al nostro interno: il maschile e il femminile. L'uomo è completo e si completa solo se in sé esistono il maschile e il femminile. Il Solare ed il Lunare.
L'uomo era completo in origine, nel paradiso terrestre. Era uno, maschile e femminile. Dio, come Diabolus, compie la prima divisione, estraendo dal maschile il femminile e creando Eva. Ma le due parti coesistono ancora in un ambiente protetto, senza avere consapevolezza della propria scissione. Si completano a vicenda. A questo punto interviene una nuova creatura, il Serpente, arcaica rappresentazione demoniaca, ma anche divina. Il bastone, simbolo del Potere di Dio, che Mosè portava con sé, si trasformava in Serpente.
Quindi il Serpente è Dio.
Ma è Diavolo, in quanto interviene per dividere Adamo ed Eva. Adamo ed Eva divisi non sono perfetti e la cacciata dal Paradiso terrestre rappresenta la perdita dell'equilibrio, che potrà essere ritrovato solo con la riunione. Divengono mortali, perché corrotti dall'imperfezione. Sono impregnati del Male e lo portano per il mondo. Devono impegnarsi per contenerlo e non portarlo fuori da sé. E devono impegnarsi per aiutarsi l'un l'altro a sconfiggerlo. La loro immortalità, e perfezione, consiste nella perpetuazione della specie, che si ha con la procreazione (atto fondamentale per la società ebraica), che necessita l'unione del maschile e del femminile per essere compiuta, ma dalla quale nascerà, comunque, un essere imperfetto ed incompleto.
In definitiva, per la Genesi, Dio è duale. Da Esso promanano il Male ed il Bene.
E la differenza fra Male e Bene sta nel fatto che il bene è Unione e il Male è Divisione. Dio è Bene perché in Esso è il tutto, ed è male quando si separano le componenti. Ma questa è una storia diversa e più complessa. Per ora ci basti sapere che la lotta filosofica interna alla Chiesa Cattolica è tutt'altro che sopita e prosegue come quella secolare.
Liberamente tratto dall'archivio di Delta (A. R.)